Il patrimonio culturale dell'ecomuseo

Tutti i beni del patrimonio ecomuseale sono visibili e visitabili dal pubblico.
Alcuni siti hanno una propria organizzazione e seguono gli orari e le indicazioni proposti dal proprio ente, altri siti sono seguiti dal gruppo di lavoro dell'ecomuseo e fanno riferimento al proprio referente locale.In autonomia si possono visitare i siti e leggere le informazioni sulle apposite tabelle con l'applicazione QRcode
L'ecomuseo organizza percorsi di visitazione secondo il calendario annuale o previo accordi con la segreteria.
Visite guidate e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado (si veda il programma a.s. 2023-24)

Musal Museo Papa Giovanni Paolo I

MusAL - Museo Albino Luciani
Canale d'Agordo. Piazza Papa Luciani, 4

ll Museo Albino Luciani vi farà conoscere la vita e l’insegnamento di Papa Giovanni Paolo I, ma non solo. Scoprirete anche il contesto storico-ambientale in cui è cresciuto e le vicende di altre personalità della valle che si sono distinte in campo artistico, culturale e religioso. Il MusAL è situato in un palazzo quattrocentesco affacciato sulla piazza principale di Canale d'Agordo che porta il suo nome.

Orari di apertura: dall’11 settembre al 31 ottobre, dicembre

Venerdì, sabato e domenica 9.00-12.00; 15.00-18.00

dal 22.12.2023 al 07.01.2024 Tutti i giorni 9.00 – 12.00; 15.00 – 18.00

Costi:  Ingresso intero: € 9,50 - Ingresso ridotto: € 7,50

Il ticket d'ingresso al museo permette anche l'ingresso ad altri siti: La casa natale di Papa Luciani, la casa delle Regole, la Schola dei Battuti e chiesa di San Simon. Ticket valido per una settimana.

Info visite guidate per gruppi e prenotazioni: Claudia 377.9665237

e-mail: info@fondazionepapaluciani.com 

Il torrente Biois e la Via Crucis

A Canale d'Agordo, partendo dal centro storico, lungo la destra idrografica, verso Falcade si percorre il sentiero lungo il torrente Biois. Un'immersione nella natura alla scoperta della vegetazione locale e della conformazione del torrente accompagna i visitatori in una rilassante passeggiata. Nella sua parte iniziale si incontrano le stazioni della Via Crucis presentate nelle formelle bronzee dell'artista Franco Murer.

I Santi alle finestre
Testimonianza artistico-culturale

Una delle peculiarità della Valle del Biois è la cospicua presenza di antichi dipinti murali a carattere religioso risalenti al XVII, XVIII e XIX secolo. Girovagando fra i villaggi della valle, si possono osservare sulle facciate delle case, come in una sorta di museo a “cielo aperto”, circa una sessantina di dipinti rappresentanti Madonne e Santi. Il nome “La Valle coi Santi alle finestre”, che nel tempo ne è diventato il blasone, è tratto dal titolo del romanzo dello scrittore trevigiano Enzo Demattè, pubblicato nel 1958.


Quattro passi nel paesaggio:

tour guidato fra le Dolomiti della Valle del Biois


Inoltrandosi alla scoperta di nicchie di paesaggi create dalla natura e modellate da uomini e donne, gli occhi cercheranno i colori dei fiori nei prati e gli orizzonti delle creste dolomitiche: frammenti di vera poesia.

Seguendo le strade e i sentieri che si snodano nei centri abitati, altri tour conducono all’incontro con il ricco patrimonio architettonico montano, con i tanti siti culturali e con le tracce della civiltà ladina.


Tours adatti a bimbi e adulti da 1 a 3 ore    
Info e prenotazioni: Roberta 346.2136030
e-mail: direzione@ecomuseovalledelbiois.it

Quattro passi ... 
Un passaggio a Cogùl

Piano piano, un passo alla volta, camminiamo per Cogùl con sguardo furbo per cogliere colori, per vedere i cambi di sfumatura del larice, un albero prezioso tanto in piedi quanto in opera.    

In questo villaggio, molte immagini variopinte irrompono nel cuore scrivendo piccole poesie. Il rumore dello scalpello nel silenzio delle stagioni e il profumo del cirmolo portato dal vento con il suo leggero turbinare aprono il grande portone del Tabià dei Vecchi Mestieri, dove mani callose e sapienti regalano da sempre emozioni. Seguendo le stagioni, profumi, colori e rumori corrono veloci in questo luogo speciale.

La roccia chiara della dolomia, che guardiamo sorpresi con il nostro sguardo ancora bambino, aspetta il nostro buongiorno, ci sovrasta e ci protegge nel lungo andare e venire dei giorni. Ogni sera, questa forte roccia arrossisce nel tempo perfetto dell’ultimo bacio del sole e ci augura una serena nottata.

Chiesa Monumentale di San Simone e Giuda Taddeo - Vallada Agordina

La Chiesa dei Santi Simone e Giuda Taddeo, millenario luogo sacro sulle pendici del monte Celentone, racchiude in sé l’anima di un popolo che la volle, la costruì, la fece crescere e vi si strinse attorno nei giorni di solennità e di gioia come nei momenti di impegno e difficoltà. Ne abbiamo testimonianze scritte fin dal 1185, con la bolla papale di Lucio III, e tradizioni orali che la fanno risalire al 720.

Le importanti opere d’arte di San Simon (primi fra tutti gli affreschi di Paris Bordon, allievo di Tiziano, e l’altare gotico) sono un segno visibile di questa fede e di questo affetto.


La Schola dei Battuti di San Simon - Vallada Agordina  

Di fronte alla Chiesa di San Simon si ammira la sede (Schola), recentemente restaurata, della Confraternita di Santa Maria dei Battuti. Questa attivissima congregazione nasce nel Medioevo dalla volontà spontanea di uomini e donne che, conducendo una vita normale, al lavoro e nella famiglia, univano le loro risorse, le forze, i talenti in opere di preghiera, penitenza, concordia sociale e per l’assistenza dei poveri, degli ammalati e dei viaggiatori. In tutto ciò essi si ispiravano alla splendida immagine della Madonna della Misericordia, Madre e Regina e protettrice dell’umanità da tutti i mali: la vediamo raffigurata, non a caso, sulla parete esterna di questo antico luogo di accoglienza e devozione, fondato probabilmente attorno al 1300.


Il villaggio di Carfón

Carfón è una frazione di Canale d’Agordo, situata su uno dei versanti del Col de Frena, a 1157 metri sul livello del mare. Da Carfón lo sguardo abbraccia gran parte della Valle del Biois e della Valle di Garés. In passato il paese era dedito all’agricoltura e all’allevamento. A testimoniarlo ci sono ancora oggi molti fienili (tabià), la vecchia latteria (casèlo), una piccola chiesa dedicata allo Spirito Santo (1717). Grazie alla sua favorevole esposizione al sole, un tempo era considerato il frutteto di tutta la valle. Tuttora si possono osservare vecchi meli, peri e susini.


Info e prenotazioni: Giorgio 348.8783333

La Latteria Museo di Fedèr

Fedèr, oggi frazione del Comune di Canale d’Agordo, è attestato come villaggio dal XVII secolo, ma probabilmente è più antico. Pare che il nome derivi dal latino feta (in dialetto locale “féda”, che significa pecora) e che in origine designasse semplicemente un “pascolo da pecore”. Successivamente il luogo, grazie alla felice morfologia e posizione, è stato scelto per dimorarvi stabilmente.

Il 29 maggio 1888, grazie all’aiuto dell’arciprete don Antonio Della Lucia, qui venne istituita “una società per lavorare il latte” voluta da alcuni abitanti “onde migliorare le condizioni economiche del proprio paese”.

La latteria cooperativa, che per 85 anni è stata per Fedèr una fondamentale risorsa, ha cessato l’attività nel 1973. Il fabbricato è stato acquistato dal Comune di Canale d’Agordo e, dopo il restauro del 2004, grazie alla presenza di tutta l’attrezzatura che i soci hanno saggiamente conservato, è diventato un piccolo museo “a perenne testimonianza della vita e della storia della comunità di Fedèr e dei villaggi vicini”.  

Info e prenotazioni: Giulia 334.3292191;  Luisa 338.8162508

Museo Murer

A Falcade si trova l'interessante museo dedicato al noto artista internazionale Augusto Murer.



Info e prenotazioni: Ornella Murer 333.3809255; 0437.599059
www.museomurer.it



Il sentiero geologico

A Falcade, partendo dalla località Marmolada, percorrendo il torrente Gavon, è possibile immergersi nelle diverse ere geologiche che hanno modellato il paesaggio dolomitico. Si può risalire il torrente fino alle cascate delle Barezze e proseguire ancora fino alla località Bosch Brusà. Guardando le pareti rocciose, scavate dal torrente, si osserva la tessitura della roccia, i suoi colori e le sue forme: tutto ciò è un libro aperto sulla geologia che assieme alle illustrazioni riportate sulle tabelle esplicative racconta la morfologia e la storia di questo luogo.             Tour accompagnati con guida: Mauro 320 4313760

La flora spontanea della Valle del Biois

Passeggiate programmate immerse nella vegetazione locale, scoprendo gli scenari alpini e le sue specie. Attività indicata nel mese di maggio assieme all'esperto di biodiversità e di ecologia alpina prof. Marcello Tomaselli
A Cogul si trova un piccolo giardino con la flora spontanea della valle